Delle sue immagini Patrizia Mori ci dice:
"Queste immagini sono state realizzate a Stramtura e dintorni piccolo paese rurale, nella regione del Maramures, situato all’estremo nord della Romania nel dicembre 2011.
Il Maramures è ormai l’ultima testimonianza rurale esistente nel vecchio continente; qui la vita è scandita ancora dal ritmo della terra, dell’acqua e del sole e conserva intatte tradizioni millenarie in un ambiente bucolico e silente dove i contadini lavorano con strumenti antichi altrove scomparsi.
L’idea di raccontare questo popolo con una sequenza di “ritratti di mani” deriva dal fatto che certamente dopo il viso è la parte più caratteristica del corpo umano. La mano è al servizio di un linguaggio universale, le sue espressioni sono infinite e possiamo dire che uguagliano quello delle parole.
Attraverso le mani è possibile capire la sofferenza, la fatica, le difficoltà. Vi si legge il tempo, il lavoro, la preghiera ed anche la morte. Le mani conservano la storia, per i segni, le pieghe, la fatica che nascondono; le tradizioni per i gesti che ripetono; le mani trasmettono amore e raccolgono lacrime. Le mani sanno parlare.
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